Analisi del bilancio Inter 2017/18

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Venerdì l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio consolidato nerazzurro chiusosi il 30 Giugno 2018. I numeri economici del club nerazzurro raccontano di una società in piena crescita sotto molti aspetti: dall’aumento del fatturato strutturale alla riduzione della perdita di esercizio e dell’esposizione bancaria.
Cercheremo, quindi, di riassumere l’andamento societario nerazzurro in base ai dati emersi dall’ultimo bilancio, chiusosi con una perdita consolidata di 17.7 milioni .

Fatturato

Quando si analizzano i conti di una società calcistica il dato su cui si fa più spesso riferimento è quello del fatturato. Questa voce di bilancio ha assunto sempre più importanza generalmente per due ordini di motivi: da un lato le norme sul fair play finanziario hanno introdotto dei divieti di ricapitalizzazione oltre le soglie ammesse, dall’altro perché la figura dell’imprenditore tifoso che acquista una squadra e la finanzia con le proprie tasche sta lasciando sempre più spazio a gruppi imprenditoriali che si sono posti come uno degli obiettivi l’autofinanziamento delle società stesse.

Da questo punto di vista, il fatturato strutturale interista (quindi al netto delle plusvalenze realizzate con il player trading) dall’arrivo di Suning è aumentato vertiginosamente: dai 197 milioni del Giugno 2016 si è passati ai 288 milioni attuali (rispetto alla scorsa stagione l’aumento è stato del +9%, in generale rispetto al 2015/16 si è registrato un +42%). Gran parte di questa crescita è dovuta alle cosiddette sponsorizzazioni regionali ovvero grazie ai contratti pubblicitari e di co-branding sul territorio asiatico firmati, grazie soprattutto al lavoro di Suning, con alcune aziende cinesi (tra queste ricordiamo Fullshare Holding, Donkey Mother, iMedia). Questi introiti valgono circa il 26% (91 milioni) dei ricavi totali interisti. Tra questi, inoltre, sono compresi anche i circa 40 milioni che il gruppo Suning ha versato alla società nerazzurra per la sponsorizzazione presente sulle divise di allenamento e per l’acquisto dei naming rights del centro sportivo nerazzurro. L’accesso ai gironi di Champions ha fatto scattare, poi, un bonus di 6.2 milioni presenti nel contratto di sponsorizzazione con Pirelli che ha versato 16 milioni nelle casse nerazzurre rispetto ai 6 dello scorso anno. Sono calati, invece, di quasi 5 milioni (-55%) i ricavi provenienti dallo sponsor tecnico Nike.

Si è, poi, assistito ad una diminuzione del 4% per quanto riguarda i ricavi da diritti Tv, legata principalmente alla mancata partecipazione alle coppe europee mentre quelli da botteghino (campionato, abbonamenti, coppa Italia, amichevoli), rispetto alla stagione precedente, sono cresciuti da 27 a 33 milioni (+21%).
A questo proposito è utile ricordare che gli incassi provenienti dalla partecipazione in Champions, verranno contabilizzati nell’esercizio che si chiuderà il 30 Giugno 2019 e, giustamente, non sono stati inclusi nei ricavi dell’ultima stagione.

Al fatturato strutturale appena descritto va ad aggiungersi il risultato del player trading, positivo per 52 milioni. 49 di questi sono derivati dalle plusvalenze effettuate grazie alla cessioni di alcuni componenti della rosa. Di seguito pubblichiamo la tabella dove sono riportate le operazioni di vendita con relativi valori di cessione e plusvalenze.

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Tabella delle operazioni di vendita entro il 30 Giugno 2018 (via Calcio e Finanza)

Tra queste emerge principalmente la cessione di Santon alla Roma per 9.5 milioni che ha permesso ai nerazzurri di registrare un plusvalore di circa 8 milioni. Se consideriamo invece, le operazioni in uscita legate esclusivamente ai componenti della squadra Primavera, nel bilancio nerazzurro compare un ammontare di circa 23.5 milioni di plusvalenze.

Costi e investimenti

Per quanto riguarda i costi totali, questi sono aumentati del 7% rispetto al 2017. Gli ammortamenti per i diritti delle prestazioni sui calciatori sono aumentati di 4 milioni (+5%) a causa delle operazioni di acquisto fatte, principalmente, nell’estate 2017.
Le cessioni di Kondogbia, Jovetic e Medel hanno, poi, permesso di abbassare il monte stipendi del 7%.

Sono state, poi, pubblicate le cifre ufficiali delle trattative in entrata concluse prima del 30 Giugno 2018. Tra queste emergono le valutazioni date a Nainggolan e Skriniar: rispettivamente di 39.2 e 34 milioni.
Le commissioni, invece, pagate agli agenti dei due acquisti a parametro zero, De Vrij e Asamoah, ammontano a 7.5 e 2.4 milioni.

Debiti

Per quanto riguarda il profilo debitorio della società nerazzurra, al 30 Giugno 2018 le passività risultavano in aumento di 178 milioni (+28%) principalmente a causa dell’emissione del prestito obbligazionario avvenuta nel Dicembre 2017 dal valore di 300 milioni ad un tasso di interesse del 4.875% con scadenza 2022. La liquidità raccolta ha permesso, così, all’Inter di estinguere il debito con Goldman Sachs acceso nel 2014 che prevedeva una maxi rata finale il 1° Luglio 2019.
In aumento del 3% anche i debiti verso l’azionista di maggioranza Suning. Fino a questo momento, infatti, oltre all’aumento di capitale di 142 milioni avvenuto nel momento dell’acquisto delle quote di maggioranza, il gruppo cinese ha acceso linee di credito verso i nerazzurri per 336 milioni, di cui 4 rimborsati nell’ultimo anno e 105 convertiti in capitale nel corso dell’ultimo esercizio. Attualmente, quindi, ai nerazzurri restano da ripagare ancora 227 milioni al proprio socio di maggioranza.
Il motivo per il quale il gruppo cinese ha fatto ricorso in maniera così massiccia ai prestiti verso la propria controllata consiste nel fatto che, sulla scorta di accordi parasociali, Thohir non avrebbe comunque partecipato (in maniera proporzionale alle proprie quote) agli aumenti di capitale necessari per garantire liquidità alle casse interiste.

Gli investimenti fatti nelle tre sessioni di mercato precedenti comprese tra il 1° Luglio 2017 e il 30 Giugno 2018 hanno contribuito ad aumentare anche i debiti verso altre società calcistiche che attualmente ammontano a 177 milioni (il 21% dei debiti totali).

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La composizione dei debiti dell’Inter. Più della metà sono composti dal debito obbligazionario emesso pochi mesi fa e dai vari prestiti concessi dal gruppo Suning.

Infine, la differenza tra attività e passività di breve termine risulta positiva per 27 milioni, soprattutto a causa dell’aumento dei crediti verso clienti e altre società di calcio.

Novità e prospettive future

Oltre all’approvazione del bilancio, uno dei punti in agenda era quello della nomina di Steven Zhang come nuovo presidente del consiglio d’amministrazione al posto di Erick Thohir. Il 27enne figlio di Zhang Jindong è, così, diventato il presidente interista più giovane della storia.

Nonostante la trattativa sia ormai agli sgoccioli, invece, non è ancora stato ufficializzato l’acquisto del 31% delle quote societarie detenute dall’indonesiano da parte del gruppo Suning. L’impressione è che sia questione di pochi giorni/settimane. Infine si aspetta l’ufficialità anche per un’altra trattativa: quella per la nomina di Beppe Marotta per il ruolo di amministratore delegato al fianco dell’attuale Alessandro Antonello.
Questi cambiamenti, uniti al continuo miglioramento dei conti nerazzurri, sembrano, quindi, indirizzati a rendere l’Inter un club competitivo ad alti livelli anche dal punto di vista societario, in attesa dell’uscita dal Settlement Agreement con la Uefa dal 1° Luglio 2019.

Per i dati presenti in questo articolo si ringrazia Calcio e Finanza per aver reso pubblici i numeri del bilancio nerazzurro.
L’immagine di copertina è tratta dal profilo Twitter ufficiale dell’Inter.

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