Simone Inzaghi, o dell’arte di piangere

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È trascorso esattamente un girone da quando l’allenatore della Lazio, Simone Inzaghi, ha dato il via alla sua guerra personale contro il Var.
In quell’occasione, il rigore assegnato alla Fiorentina per presunto fallo di Caicedo su Pezzella aveva fatto imbestialire Inzaghi che si lamentava delle ragioni che avevano indotto l’arbitro Massa, coadiuvato dagli assistenti ai monitor, a concedere la massima punizione.

Simone-Inzaghi

Quasi un mese più tardi, dopo il pareggio senza reti a Milano contro l’Inter, Inzaghi è tornato a tuonare contro la Var, rea, a suo avviso, di avergli “tolto 7 punti”.
L’episodio che lo aveva indotto a versare una valle di lacrime fu il tocco di mano di Skriniar per il quale inizialmente l’arbitro aveva concesso il rigore salvo l’intervento della Var che giustamente ha valutato come non punibile l’intervento dello slovacco.
A quel punto, l’allenatore della Lazio ha dichiarato: “Con i due punti persi stasera, ce ne mancano 7. Ne abbiamo persi due con la Fiorentina e tre col Torino. Questa Var con la Lazio non è fortunata, con 7 punti in più avremmo un’altra classifica. Non ho visto l’episodio di questa gara, ma è proprio la nostra tendenza che non si accoppia con la Var”. Ha inoltre rincarato la dose con questo giudizio sulla tecnologia: “Fa malissimo al calcio, toglie emozioni. Ormai non ci si abbraccia più dopo i gol e si guarda verso l’arbitro, ci toglie il gusto del calcio. Io non ci sto più, in Europa League non c’è la Var e mi piace di più“.

C’è da dire che, tuttavia, le frasi di Inzaghi soprattutto in merito a questo episodio, si sono rivelate totalmente senza giustificazione, tanto che il sopracitato episodio di Skriniar è stato considerato, dal designatore arbitrale Rizzoli, il prototipo di come dovrebbe avvenire il dialogo tra arbitro e addizionali ai monitor.

Come se non bastasse, l’allenatore biancoceleste ha continuato la sua guerra (quasi) solitaria contro la Var visto che anche a seguito della gara in Sardegna contro il Cagliari è tornato a parlare di episodi arbitrali: “Così diventa difficile parlare di calcio”.

Successivamente anche il ds della Lazio, Igli Tare, ha tuonato contro il sistema arbitrale arrivando a dichiarare che «Ci ha tolto come minimo 12 punti ma anche con 6 saremmo già quasi in Champions. Il campionato è stato totalmente falsato e non c’è buona fede».

Ma a questo punto ci siamo chiesti: la Lazio è stata realmente danneggiata dai presunti errori arbitrali? Per rispondere a questo quesito abbiamo elaborato una tabella degli episodi netti a sfavore. Questo indicatore è stato costruito prendendo i dati dal sito Sportface.it aggiornati alla giornata di ieri in cui vengono riportati il numero di episodi a favore e contro di ogni squadra di Serie A. Successivamente, abbiamo calcolato la differenza tra Episodi contro e Episodi a favore e ne è emersa questa interessante classifica.
Tanto più alta è la posizione in questa classifica tanto più la squadra è stata sfavorita dalle decisioni dei direttori di gara.
Da questa si può evincere come la squadra più sfortunata sotto questo punto di vista è stato il Benevento con 7 episodi netti a sfavore. Inoltre possiamo notare come, in realtà, la Lazio (come la Roma) ha 0 episodi netti a sfavore, questo significa che i biancocelesti hanno avuto lo stesso esatto numero di episodi arbitrali contro e a favore.

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Classifica episodi netti a sfavore

Dati alla mano, quindi, Simone Inzaghi non avrebbe nessun motivo per cui lamentarsi dell’introduzione del Var e forse farebbe meglio a concentrarsi di più su altri aspetti delle partite.

P.S. Ieri durante Fiorentina-Lazio, al 6′ del secondo tempo è stato annullato a Simeone un gol regolarissimo, come si può vedere dal seguente fotogramma:

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Gol annullato a Simeone ieri al 6′ del secondo tempo. La posizione dell’argentino sembra però regolare.

Forse ce lo siamo perso, ma avete sentito qualche dichiarazione di Inzaghi in merito a questo episodio?

Alla prossima, e sempre FORZA INTER!

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