Focus su Malcom

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L’allenatore del Bordeaux, pochi giorni fa, ha dichiarato che Malcom potrebbe lasciare il club transalpino nelle prossime settimane e fonti autorevoli di calciomercato vedono come probabile un approdo del brasiliano all’Inter. Si parla di una cifra importante che si aggira attorno ai 40 milioni: la formula del trasferimento sarebbe quella del prestito oneroso (8-10 milioni) con obbligo di riscatto fissato a 30.
Quindi, dopo quello su Lautaro Martinez, continuiamo la nostra rassegna di approfondimenti su quei giocatori in orbita Inter meno conosciuti al grande pubblico.

Dalle origini al calcio europeo

Malcom Filipe Silva de Oliveira è nato a San Paolo 21 anni fa. Sembra che il padre, abbia scelto questo nome in onore di Malcolm X, politico, attivista e leader del movimento degli afroamericani negli anni ’60 e ’70.
Lo stesso padre, però, poco tempo più tardi lo avrebbe abbandonato nelle mani della madre e del fratello Samuel. L’infanzia di Malcom assomiglia molto a quelle vissute da molti altri ragazzi brasiliani cresciuti nelle favelas che vivono il calcio (praticato inizialmente in strada) anche come un’opportunità per scampare dalla malavita che li circonda.
Ben presto le sue qualità passano sotto gli occhi di qualche osservatore del Corinthians che decide così di ingaggiarlo.
Cresce, quindi, calcisticamente nelle giovanili del Timao finché nell’Aprile 2014 al 71esimo della sfida contro il Flamengo fa il suo esordio in campo con la prima squadra.
Nel frattempo, percorre la trafila delle nazionali giovanili brasiliane: durante il torneo sudamericano under 20, nella gara contro il Perù si mette in mostra contribuendo al 5 a 0 inflitto ai pari età peruviani segnando il quarto gol.

Con il Corinthians, il suo bottino parla di 7 reti e 5 assist in 51 presenze fino a che nell’estate 2015, decide di fare il grande salto nel calcio europeo accettando la proposta del Bordeaux che si garantisce le sue prestazioni versando nelle casse dei brasiliani circa 5 milioni.
La scelta di rifiutare alcune offerte ricevute da club europei di più alto rango rispetto ai girondini è avvenuta in controtendenza rispetto a quella fatta dai coetanei e connazionali Gabriel Jesus, Kenedy, Gabigol e Gerson che invece decisero di andare a giocare in club sicuramente più blasonati (con risultati, per alcuni, disastrosi, vero Gabi?).
La sua crescita, nelle tre stagioni francesi, è stata lineare sia in termini di minuti giocati sia per quanto riguarda il numero di gol, assist, passaggi chiave, dribbling ecc. Nel primo anno col Bordeaux, Malcom gioca relativamente poco: 553 minuti in 12 presenze condite da un assist e un gol.
Nell’anno seguente ripaga la fiducia concessagli dall’allenatore Jocelyn Gourvennec concludendo la stagione con 9 gol e 5 assist.
Tuttavia, è soprattutto nella stagione appena trascorsa che Malcom ha mostrato di essere un calciatore in piena ascesa grazie probabilmente ad una maggiore fiducia nei suoi mezzi tecnici, a una migliore conoscenza dei suoi compagni e, più in generale, del calcio europeo: il suo score personale nel 2017/18 parla di 12 reti e 7 assist in 35 partite.

Ecco il video, generato grazie a Wyscout, di tutti i gol segnati da Malcom nella sua ultima stagione col Bordeaux:

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Caratteristiche tecniche

Nonostante sia dotato di un fisico tipicamente da ala brasiliana (171 cm per 75 kg) Malcom è un giocatore molto diverso rispetto a quello che potrebbero far intendere i video su Youtube o come ce lo aspetteremo.
Il brasiliano è, prima di tutto, un giocatore associativo che si realizza soltanto all’interno di una concezione collettiva del calcio.
L’heatmap della sua ultima stagione col Bordeaux ci mostra che la sua zona d’influenza maggiore è il centro-destra:

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La mappa dei tocchi di Malcom nella sua ultima stagione (Fonte: Sofascore)

La sua tipica azione offensiva, infatti, consiste nel ricevere il pallone in fascia e sottrarsi al pressing avversario attraverso rapide sponde (scelta che privilegia) o col dribbling. A quel punto, arrivato al limite dell’area sceglie se servire i compagni meglio posizionati o provare il tiro da fuori.
Queste caratteristiche sono confermate dai dati: Malcom tenta 4.4 dribbling ogni 90′ con una efficacia superiore al 65%, è quarto nella classifica dei passaggi chiave effettuati ogni 90 minuti tra gli attaccanti della Ligue 1 e sembra anche essere dotato di una buona mira quando prova il tiro dalla lunga distanza.

Malcom rimane un giocatore dalla spiccata verticalità: secondo dati Wyscout, in Ligue 1, si classifica al terzo posto per numero di attacchi alla profondità. Le caratteristiche del brasiliano lo rendono, quindi, adattabile sia ad un impostazione di gioco basata più sul controllo del pallone sia ad una più improntata a rapidi contrattacchi.
Il Bordeaux dell’ultima stagione, si è avvicinato più al secondo che al primo principio e Malcom sembra aver avuto una grossa influenza nel gioco dei girondini. Il dato, secondo il quale, il 42% delle azioni d’attacco è nato dalla fascia destra gli vale il secondo posto alle spalle del Marsiglia, che in quella fascia poteva schierare Thauvin.
Il fisico minuto e il baricentro basso gli garantiscono delle accelerazioni micidiali sui primi metri perché con le sue finte di corpo riesce a spiazzare gli avversari e trasformare rapidamente un’azione difensiva in offensiva. Sulla lunga distanza, invece, non sembra dotato di una grande resistenza.

[vimeo 278573293]

Come possamo notare da questo video, anche i terzini che giocano nella stessa fascia di Malcom traggono beneficio dalle sue doti di passatore: le linee di passaggio create dalle loro sovrapposizioni, infatti, vengono spesso premiate dal brasiliano che riesce a servirli col suo sinistro vellutato.
A questo proposito, cresce il rammarico per il passaggio di Cancelo alla Juve se pensiamo all’asse che si sarebbe potuto formare tra Malcom e il terzino portoghese che avrebbe offerto ai neroazzurri una opzione in più per aggirare e scardinare le difese del campionato italiano.
Il dato dei 9.42 excpected assists (ovvero la percentuale di realizzazione generata dai suoi assist) se confrontati con gli effettivi 7 che hanno portato ad un gol dimostra, inoltre, la pericolosità generata dai suoi passaggi.

Collocazione e inserimento tattico

Una doverosa precisazione: i numeri di Malcom vanno in realtà contestualizzati all’interno di un campionato, quello francese, che non offre un elevato livello tecnico, fatta eccezione per Psg, Marsiglia e Monaco.
Come potrebbe, quindi, inserirsi nel campionato italiano e negli schemi dell’Inter?
Come abbiamo visto, nonostante Malcom sia dotato delle tipiche caratteristiche dell’esterno offensivo, tende spesso ad accentrarsi e agire da regista avanzato. L’acquisto del brasiliano, quindi, insieme a quello già avvenuto di Nainggolan, andrebbe letto anche all’interno di un progetto tattico che ridurrebbe l’influenza del gioco sulle fasce per conquistare, invece, una superiorità numerica e posizionale anche nelle zone più centrali del campo, con lo scopo di rendere meno prevedibile la manovra. L’intento sarà anche quello di distribuire il peso dei gol su più giocatori oltre ai soli Icardi e Perisic che, insieme, hanno segnato il 60% delle reti nella scorsa stagione. Il bottino di Malcom, in questo senso, parla di 23 reti in tre anni, non male per un esterno offensivo.
Malcom, infine, potrebbe offrire sia ampiezza che profondità alla manovra nerazzurra ma soprattutto le sue giocate garantirebbero un punto di discontinuità rispetto alle prestazioni monodimensionali a cui ci ha abituato Candreva da quando veste la casacca nerazzurra.

Immagine di copertina tratta da Internet.

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